Lettera aperta all'assesore dell'Ambiente Daniela Stati
dalla professoressa Maria Rita D'Orsogna
Caro Assessore all'Ambiente Daniela Stati,
mi chiamo Maria Rita D'Orsogna e probabilmente lei avra' sentito parlare di me nell'ambito della questione petrolio in Abruzzo. Le ho gia' scritto diverse volte in passato, senza che lei abbia mai risposto ai miei email.
Io sono letteralmente allibita di fronte al suo silenzio. Com'e' possibile che un assessore all'ambiente - responsabile di una intera regione, e madre di due bambini - taccia di fronte a un problema, quello petrolifero, che minaccia meta' della regione Abruzzo e che preoccupa molti Abruzzesi, per la salute del loro ambiente e dei loro figli?
Com'e' possibile che da un lato la Provincia di Chieti, Confcommercio, Assoturismo, la Federazione di Balneari, le Cantine del Vino, i Comuni della costa Teatina, Teramana e Pescarese, oltre che svariate associazioni e comitati cittadini sorti apposta, sono preoccupati dalle imminenti estrazioni di petrolio e lei no?
Due sono le cose: o lei non sa, oppure non le interessa. Entrambe queste possibilita' sono inaccettabili da parte di una persona che e' stata eletta e che e' pagata dal contribuente abruzzese per proteggere la nostra regione.
Se lei non conosce il problema, la sua ignoranza e' molto grave, visto che sono due anni che i cittadini ne parlano e che le informazioni viaggiano. Se a lei invece non il problema non interessa o pensa che non sia grave, e' altettanto grave che lei non condivida il suo pensiero con tutti gli Abruzzesi. Ci rassicuri che il problema non sussiste se e' cosi, ma con dati alla mano, con fatti certi, non con semplici parole.
Quando uno ha una posizione di potere, a mio avviso, ha anche il dovere morale di usare tale posizione per il bene comune. Avere paura, scappare, mettere la testa sottoterra, stare zitti non sono delle scusanti, sa?
C'e' anche un'altra possibilita': che lei abbia paura di avere una opinione e dire qualsiasi cosa perche' schiacciata da personalita' superiori, o da ordini dall'alto. Inutile dire, anche qui, che questo non e' accettabile quando si ha la responsabilita' di gestire il benessere ambientale dell'Abruzzo. Abbia coraggio e faccia la cosa giusta. Ci faccia sapere cosa ne pensa lei
delle trivelle in Abruzzo.
Quando lei ha accettato il suo incarico la prima responsabilita' che lei ha preso e' stata verso l'Abruzzo e gli Abruzzesi e non verso partiti, o schemi politici. E' a noi cittadini che lei deve rispondere per prima, e non ai giochi di potere.
La legge che blocca le estrazioni petrolifere in Abruzzo scade il 31 dicembre 2009. Cosa intende fare lei a proposito? Ce lo spieghi, qualunque sia il suo progetto, anche se e' il non fare nulla. Abbiamo il diritto di sapere.
In questa nazione, in questa regione, e' il tempo di avere coraggio e di fare le cose giuste, a prescindere da qualsiasi altro calcolo, di qualsiasi altra natura.
La vita delle persone viene prima della sua paura e se lei il coraggio non ce l'ha e' l'ora che se lo dia. Non ci servono altri don Abbondio, ma piuttusto persone con la spina dorsale ben salda.
Grazie.
MRD
dalla professoressa Maria Rita D'Orsogna
Caro Assessore all'Ambiente Daniela Stati,
mi chiamo Maria Rita D'Orsogna e probabilmente lei avra' sentito parlare di me nell'ambito della questione petrolio in Abruzzo. Le ho gia' scritto diverse volte in passato, senza che lei abbia mai risposto ai miei email.
Io sono letteralmente allibita di fronte al suo silenzio. Com'e' possibile che un assessore all'ambiente - responsabile di una intera regione, e madre di due bambini - taccia di fronte a un problema, quello petrolifero, che minaccia meta' della regione Abruzzo e che preoccupa molti Abruzzesi, per la salute del loro ambiente e dei loro figli?
Com'e' possibile che da un lato la Provincia di Chieti, Confcommercio, Assoturismo, la Federazione di Balneari, le Cantine del Vino, i Comuni della costa Teatina, Teramana e Pescarese, oltre che svariate associazioni e comitati cittadini sorti apposta, sono preoccupati dalle imminenti estrazioni di petrolio e lei no?
Due sono le cose: o lei non sa, oppure non le interessa. Entrambe queste possibilita' sono inaccettabili da parte di una persona che e' stata eletta e che e' pagata dal contribuente abruzzese per proteggere la nostra regione.
Se lei non conosce il problema, la sua ignoranza e' molto grave, visto che sono due anni che i cittadini ne parlano e che le informazioni viaggiano. Se a lei invece non il problema non interessa o pensa che non sia grave, e' altettanto grave che lei non condivida il suo pensiero con tutti gli Abruzzesi. Ci rassicuri che il problema non sussiste se e' cosi, ma con dati alla mano, con fatti certi, non con semplici parole.
Quando uno ha una posizione di potere, a mio avviso, ha anche il dovere morale di usare tale posizione per il bene comune. Avere paura, scappare, mettere la testa sottoterra, stare zitti non sono delle scusanti, sa?
C'e' anche un'altra possibilita': che lei abbia paura di avere una opinione e dire qualsiasi cosa perche' schiacciata da personalita' superiori, o da ordini dall'alto. Inutile dire, anche qui, che questo non e' accettabile quando si ha la responsabilita' di gestire il benessere ambientale dell'Abruzzo. Abbia coraggio e faccia la cosa giusta. Ci faccia sapere cosa ne pensa lei
delle trivelle in Abruzzo.
Quando lei ha accettato il suo incarico la prima responsabilita' che lei ha preso e' stata verso l'Abruzzo e gli Abruzzesi e non verso partiti, o schemi politici. E' a noi cittadini che lei deve rispondere per prima, e non ai giochi di potere.
La legge che blocca le estrazioni petrolifere in Abruzzo scade il 31 dicembre 2009. Cosa intende fare lei a proposito? Ce lo spieghi, qualunque sia il suo progetto, anche se e' il non fare nulla. Abbiamo il diritto di sapere.
In questa nazione, in questa regione, e' il tempo di avere coraggio e di fare le cose giuste, a prescindere da qualsiasi altro calcolo, di qualsiasi altra natura.
La vita delle persone viene prima della sua paura e se lei il coraggio non ce l'ha e' l'ora che se lo dia. Non ci servono altri don Abbondio, ma piuttusto persone con la spina dorsale ben salda.
Grazie.
MRD
Blog di Maria Rita D'Orsogna
Scrivi all'Assessore Daniela Stati
la prego cortesemente di voler sentire le ragioni della professoressa Maria Rita D'Orsogna, che si batte ormai da due anni contro la deriva petrolifera della nostra Regione, facendo sotto e sopra dagli Stati Uniti all'Italia, con una tale passione, che merita un profondo rispetto e ringraziamento da tutti noi cittadini Italiani, non voglio polemizzare con lei per il suo disarmante silenzio per quanto riguarda la situazione attuale dell'intero Abruzzo interessato da istanze di vario genere messo in atto dalle varie ditte petrolifere che stanno per assaltare la nostra regione, a questo lasceremo la storia dare un giudizio, ma me lo consenta, penso che almeno una risposta lei alla professoressa Maria Rita la deve, in un paese democratico il confronto con persone che magari la pensano diversamente da noi deve essere sempre lasciato aperto.
Lei ha questa straordinaria opportunità di fare sapere come la pensa, la sfrutti.
cordiali saluti.
GUIDONE Giosuè
Lei ha questa straordinaria opportunità di fare sapere come la pensa, la sfrutti.
cordiali saluti.
GUIDONE Giosuè
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