venerdì 21 maggio 2010

Lettera aperta di Ludovica Raimondi


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Ill.mo Presidente Gianni Chiodi,

Le scrivo dopo aver letto dell’ “intesa” raggiunta tra la Regione Abruzzo e lo Stato, grazie alla quale il disegno di Legge n. 32 del 18 Dicembre 2010, riformulata dopo l’impugnazione del Governo di fronte alla Corte Costituzionale, potrà avere valore effettivo e debellare la paura dell’invasione petrolifera nella nostra terra. Un passo avanti nella lotta che associazioni ambientaliste, comitati e noi semplici cittadini abbiamo abbracciato e stiamo portando avanti con onestà intellettuale e caparbietà; si potrebbe dire che è un passo avanti della vera Democrazia. Leggendo alcuni articoli, mi sono venute in mente riflessioni istantanee, che nell’arco della giornata hanno trovato conferma nelle obiezioni mosse dalla così definita opposizione: la legge suddetta vieta attività di estrazione, coltivazione e lavorazione di “idrocarburi liquidi” nell’80% del territorio abruzzese, ossia in quelle sei aree ritenute protette per peculiarità specifiche che tutti conosciamo. Rimane fuori quel 20% , per cui Lei ha precisato «vanno comunque tenuti in considerazione i vincoli di compatibilità idrogeologica, sismica, tettonica». Bisogna quindi pensare che la copertura del territorio sarà del 100%? La domanda che mi è sopraggiunta è questa: cosa deciderà la regione in merito alle richieste della compagnia americana Forest Oil, che ha chiesto la concessione per trivellare il giacimento di gas naturale nei pressi del Lago di Bomba, aprendo altri pozzi e installando un impianto di raffineria e desolforazione del metano, comunque rischiosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente? Se la lettura non m’inganna, la Legge permetterebbe tale attività, in quanto non compare la dicitura “idrocarburi liquidi e gassosi”. Perché non è stata inserita sin dall’inizio? Questo ai miei occhi appare un “NI” e non un deciso “NO”. Per poi non parlare dell’omissione della VAS: mi chiedo se al Governo Regionale stia davvero a cuore la salute dei cittadini. Anche qui mi sembra che la risposta risulti non positiva. Tornando quindi a “bomba”, in queste settimane molti cittadini e associazioni hanno scritto centinaia di lettere e osservazioni contro il progetto della compagnia americana, per chiedere alla Regione di non acconsentire alle richieste da questa avanzate: quale sorpresa ci riserveranno i nostri governatori alla luce di quanto detto finora? Cosa dobbiamo pensare noi semplici e ignoranti cittadini? Che nei Suoi piani economici e politici era già in considerazione questa possibilità di regalare il Lago di Bomba agli americani? Una canzone recita “chi vivrà, vedrà”. Vedremo!!! Rimane comunque il fatto che non è stato detto un NO categorico a QUALSIASI ATTIVITA’ DI RICERCA, DI ESTRAZIONE E DI RAFFINAZIONE NELLA NOSTRA TERRA. Altro aspetto che vorrei contestare è questo: lei continua a dire che è stanco di parlare di qualcosa che non esiste, che non c’è. Mi riferisco al Centro Oli, che secondo le Sue parole sarebbe un “fantasma” creato dai soliti ambientalisti, per intimorire la popolazione. Negli articoli di oggi si legge “da quando io sono al governo il Centro Oli non c’è, mentre quando ha governato l’Ambientalismo esso era una realtà”. Mi permetta, Presidente, quando ha governato l’ambientalismo? Se si riferisce a Del Turco, be’, non erano gli ambientalisti a guidare il timone della nave, ma il Pd, un partito politico pari al Suo!!! Questo dimostra quanto la politica sia lontana dalla gente e dall’onestà etica e morale: le ragioni ambientali potranno anche influire su alcune ideologie, ma la popolazione tutta sta dimostrando che la battaglia contro il Petrolio e gli Idrocarburi non ha colori politici e non vuole essere strumentalizzata da chi fa solo conti con il proprio elettorato e i voti da conquistare. Le dico sinceramente che il mio dito è puntato contro tutti, indistintamente, perché è stata violata la libertà di ogni cittadino di essere informato e interpellato su questioni che lo riguardano in primis. Basta parlare di Centro Oli di Ortona!!! Abbiamo scritto per fermare i progetti di Elsa, Elsa2, Casalborsino, Ombrina Mare2, Lago di Bomba!!!! Può ancora dire che il problema petrolio sia il Centro Oli? Nelle osservazioni degli esperti e nei progetti della Medoil Gas si legge che la piattaforma Ombrina Mare2 avrà un Centro Oli galleggiante, un desolforatore sempre attivo a soli 6Km dalla costa di San Vito Chietino. Grazie a chi si sta prodigando a reperire informazioni degne di essere divulgate, ho letto che anche la Provincia di Teramo sarà presto interessata dalla minaccia delle compagnie petrolifere: mi riferisco alle istanze di Permesso di Ricerca in Terraferma “Colle dei Nidi” e l’istanza “Corropoli”, che concentrano quasi tutti i paesi del teramano, da Notaresco a Nereto e S.Omero, da Mosciano S. Angelo a Roseto, Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro. Mi dispiace come cittadina e come persona che riesce ad andare al di là delle semplici frasi ad effetto e propagandistiche sentire mistificazioni sulle nostre ansie e sui nostri timori: Le vorrei ricordare che il Suo ruolo richiede serietà e sensibilità anche verso la più innocua preoccupazione cittadina, perché Lei si è candidato e si è fatto eleggere per far fronte ai problemi e alle richieste degli Abruzzesi. Non è bello -e mi permetta questo appunto- che un Presidente sbuffi dinanzi a domande legittime sul futuro dell’ambiente e della salute di esseri viventi: Le ricordo che non sta trattando con le carte di bilanci o con i numeri economici e basta, Lei ha davanti a sé GENTE, PERSONE, UOMINI, che hanno il DIRITTO DI ESSERE TUTELATI E DIFESI IN MATERIA DI SALUTE E SANITA’. Che tristezza Presidente Chiodi, sentirLa sempre così superficiale e distaccato da cause che riguardano anche il SUO TERRITORIO, la SUA VITA E QUELLA DEI SUOI FIGLI. Cosa lascerà loro nel prossimo futuro? La semplice vanagloria di poter dire “Mio padre è stato il presidente di questa regione?”. Presidente Chiodi non si governa per essere sopra gli altri, per avere privilegi economici e sociali, non si sta al capo di un paese per poter fare ciò che si vuole e per poter girare con la scorta o con le auto blu (anzi, ora grigie) in pompa magna.

Presidente si governa per Amore verso la propria terra, verso le proprie radici e verso la gente che fa parte di quella sua stessa esistenza. Si governa per il BENE COMUNE E IL DIRITTO A ESSERE FELICI!!!!!

Presidente, non sarà Lei o Berlusconi o Napolitano a fermare i petrolieri: saremo NOI ABRUZZESI a farlo, in nome della DEMOCRAZIA PARTECIPATA E CIVILE, quella vera e concreta, quella che viene dal basso, quella che unisce ambientalisti, politici di destra e di sinistra, cittadini di qualsiasi estrazione sociale e di qualsiasi ideologia, religione e cultura. Saremo noi, che avanzeremo e che ci muoveremo per difendere il nostro mare e la nostra terra. Sarete spinti dalle nostre pressioni, affinché si arrivi a legiferare contro l’estrazione di TUTTI gli idrocarburi, contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua. La vittoria in queste battaglie non sarà Sua o del Suo partito, non sarà dei politici, ma sarà nostra, della nostra caparbietà e della nostra volontà. Vede, le elezioni hanno un loro termine, sono scandite dai tempi, come qualsiasi cosa su questa terra, ma l’operato rimarrà nella memoria e negli archivi e potrà essere giudicato sempre e ovunque. Noi giudichiamo oggi. Perché non è venuto alla manifestazione del 18 Aprile 2010? Perché non è venuto con la sua famiglia a dare un supporto ai Suoi concittadini? Non solo non è venuto, ma si è preso anche la licenza di tacciare il corteo come una sollevazione politica-partitica, che strumentalizza ed enfatizza alcune tematiche per riscontri a proprio vantaggio. Presidente, personalmente non sono tesserata a nessun partito, pur avendo le mie idee. Ero lì in mezzo a tanti giovani, a tanti bambini e a tante persone che hanno espresso l’identità abruzzese.

In questo periodo vediamo tagli all’istruzione e alla sanità, le due colonne portanti di una società civile e di uno Stato di Diritto. Forse sarebbe banale asserire che le leggi dell’Economia e del Mercato stanno governando con crescendo cinismo le scelte politiche mondiali e italiane in particolare, mentre stiamo perdendo l’Umanità e l’Umanesimo che dovrebbero essere i timoni di una nave robusta e forte: ma credo che non sia così infantile o ingenuo come si pensi. Il capitalismo sta offuscando la mente e sta inculcando un arrivismo senza pari, fatto di competizione spietata e di individualismo, dove la contemplazione della realtà e dell’essenza vitale non trovano più il loro posto. Una medaglia è fatta di due facce, perché il fronte compensi il retro e viceversa. In ogni cosa deve esistere un equilibrio, perché l’univocità non si incrini da una parte o dall’altra. Il mio amore per la Libertà e per la Cultura, però, mi suggerisce che si continuerà a scrivere e a leggere, si continuerà a parlare e a lottare per salvaguardare l’impeto vitale di vita che c’è dentro ogni essere umano. Dio o non Dio, la spiritualità dell’essere sarà sempre forte e più forte, perché senza la contemplazione della Bellezza e della Dignità Umana non si andrà avanti né con la scienza né con l’economia. Ecco perché prima o poi vincerà chi eticamente unirà la concretezza di un’economia sana e pulita con l’idealismo della vita e dell’arte.

Le pongo nuovamente la domanda di dove sia finita la Sua sensibilità abruzzese che avvicinava l’uomo candidato alle politiche regionali alla Dott.ssa Maria Rita D’Orsogna; dove il Suo amore per questa terra. Chi prova un legame forte con la propria regione si impone come un impavido e un “ribelle” verso chi avanza con decisione pretendendo di conquistare le campagne, i pascoli, le coste che hanno segnato la sua vita. Lei questo atteggiamento non lo mostra. Non creda che queste parole siano vagheggiamenti alla Don Chisciotte: ieri potevano essere imperatori, re, generali, guerrieri, crociati, che muovevano guerre contro territori nemici; oggi sono le lobbie, i capitalisti e gli azionisti che in giacca e cravatta, muniti di contanti e contratti, con disinvoltura comprano terreni e politici. Non più architetture faraoniche in pietra, non più cattedrali slanciate verso le sommità celesti, non più grattacieli: piattaforme e raffinerie in tutto il mondo. Cosa andranno a vedere i nostri figli nei viaggi che faranno? Quali nuove malattie dovranno combattere oltre ai cancri oggi più diffusi?

Giorni fa ero a uno degli appuntamenti del Premio Giuseppe Fava e per l’occasione c’era il banchetto di uno dei comitati per la raccolta firme sul petrolio: una signora si avvicina e dice:«Tutto ci stanno mangiando! Tutto. L’Abruzzo è la più bella regione. Sono nove anni che vivo qui e posso dire che è bellissima, la più bella. Certo dopo Napoli, che è casa mia». Lo ha detto con tanto trasporto e le ho risposto:«Anche in Campania state andando al massacro. Vogliono costruire altre discariche alle pendici del Vesuvio». Bellissimi discorsi vero? Interessanti e soprattutto allegri. Non si parla più delle bellezze e del benessere, della serenità che infonde un luogo nel viverlo. No. Si parla di cattiva politica e di bruttezza. Che desolazione. La bellezza è cristallizzata ormai nelle immagini pubblicitarie, nelle foto e nelle cartoline, magari ritoccate e falsificate.

Prima di accomiatarmi Le voglio scrivere poche righe, tratte dal romanzo di Azadeh Moaveni, Viaggio di nozze a Teheran:

Il governo (Iraniano), preoccupato che l’Occidente potesse imporre sanzioni sulle importazioni di benzina, aveva deciso di ritrarre la sovvenzione di lunga data che consentiva agli iraniani di comprare carburante al prezzo ridicolo di circa 35 centesimi al gallone. Vi chiederete come mai l’Iran, che sorge su così vaste riserve petrolifere, debba importare carburante. La risposta è che il governo non è riuscito a raggiungere una capacità di raffinazione sufficiente a soddisfare le esigenze di consumo della nazione.”

La Basilicata, regione italiana, non ha avuto le riduzioni promesse. Gli Italiani non hanno agevolazioni sul carburante. Perché per gli Abruzzesi dovrebbe essere diverso?

Le porgo i miei cordiali saluti con l’augurio di vedere concretizzata la promessa che la Regione Abruzzo rimarrà Regione Verde D’Europa!!!

Ludovica Raimondi

Giulianova, 20 Maggio 2010


un grazie a Ludovica per la sua disponibilità.




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