domenica 9 maggio 2010

il pesce piccolo...

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   Franco Moroni

Giacimento idrocarburi Bomba, mozione per tutelare il territorio

BOMBA. Quest'oggi nel corso del consiglio comunale di Bomba il sindaco ufficializzerà la contrarietà al progetto del giacimento di gas sul territorio comunale.

Un progetto che sta facendo discutere e alimentando dubbi.
Il giacimento avrebbe una profondità di 1.000-1112 metri ed una estensione di 3.572 ettari tra i Comuni di Bomba, Torricella P., Roccascalegna, Pennadomo.
La durata dell'estrazione sarebbe di 12-20 anni e il totale del gas commercializzato raggiungerebbe 1,776 miliardi di metri cubi.
Il totale del gas estratto al giorno ammonta a 650.000 metri cubi e il valore del pozzo si aggira intorno ai 138 milioni di euro.
Tra i benefici presentati dalla società proponente ci sono le royalties: (120.000 euro al Comune di Bomba, 40.000 euro per gli altri Comuni) e il risparmio sulle bolletta del gas per i cittadini bombesi che dovrebbero spendere così appena 6 euro al mese.
Ma ciò che preoccupa fortemente il comitato sorto da alcune settimane e che si dice nettamente contrario è il «forte rischio idrogeologico» della zona per la presenza della diga sopra al giacimento di gas naturale e la elevata fragilità del sottosuolo.
Intanto il consigliere provinciale Franco Moroni ha presentato una mozione tecnica, concordata e condivisa dall’intero gruppo del Pdl, proprio sull’istanza di concessione per lo sfruttamento del giacimento di gas naturale a Colle Santo nel territorio di Bomba.
Obiettivo della mozione, che si inserisce in un percorso tecnico-amministrativo già avviato dall’amministrazione provinciale di Chieti sin dal proprio insediamento per situazioni analoghe, è quello, dopo aver valutato le peculiarità del progetto, di tutelare quel particolare territorio.
«La nostra azione in materia di salvaguardia del territorio, non è improntata agli estremismi – spiega Moroni – ma restiamo fermi nel portare avanti tutte quelle iniziative istituzionali atte a salvaguardare particolari comprensori della nostra provincia. In particolare quello di Bomba ha unito alla vocazione turistica e ambientale, quella sportiva grazie al Giochi del Mediterraneo che hanno portato in quel territorio investimenti per 5 milioni di euro. Se dovesse arrivare il via libera alla realizzazione degli impianti, ciò significherebbe danneggiare al 90 per cento l’industria turistico-ricettiva, con il relativo indotto, impoverendo la zona e cancellando posti di lavoro».

08/05/2010 10.50

fonte: PrimaDaNoi.it

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