SILVI. Nel convegno contro il petrolio i sindaci di Silvi e Pineto lanciano l’appello a tutto l’Abruzzo.
Una sala affollata ha partecipato al convegno contro il petrolio organizzato dall’amministrazione comunale e dal comitato di difesa dei beni comuni.
A conclusione del dibattito il sindaco Gaetano Vallescura ha fatto un appello finale e incisivo: «propongo di indire un referendum per far decidere agli abruzzesi, padroni del loro territorio, se vogliono un Abruzzo nero e un Abruzzo verde. Invito le associazioni e le istituzioni interessate a organizzare tutte le procedure necessarie per indire un referendum. Un iniziativa popolare ma anche istituzionale per vedere cosa vogliono gli abruzzesi».
Una idea che potrebbe essere comunque sviluppata nei prossimi mesi dal momento che non è facile e immediato organizzare un referendum.
Però potrebbe essere una idea di successo che passa attraverso il coinvolgimento di persone che fino a questo momento sono state sempre estromesse da scelte decisive per il territorio e che hanno avuto come unico strumento di battaglia quello delle manifestazioni di dissenso.
Bisogna valutare anche i reali sviluppi di un referendum che non obbliga di certo chi deve decidere a muoversi in una determinata direzione.
Hanno partecipato all'incontro, svoltosi nella sala consiliare del comune di Silvi, il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura, il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, il comitato di difesa beni comuni con il suo presidente Claudio Censoni e il biologo Giovanni Damiani dell’Università La Tuscia; sono intervenuti inoltre Annapaola Mazzone, assessore al Turismo, Gianni Di Febo, consigliere delegato all’ambiente nel comune di Silvi. Erano presenti tra il pubblico molte associazioni attive nel campo ambientale, ma anche Fernando Gabbiani, ex assessore regionale all’ambiente, e l’ex onorevole Amedeo D’Addario. Durante l’incontro sono stati riproposti dati e video diffusi negli ultimi tempi nei tanti incontri contro la petrolizzazione. Incisiva le parole dei due sindaci Vallescura e Monticelli. Il primo ha parlato di «un’Abruzzo da difendere contro le lobby delle multinazionali che verrebbero qui a sfruttare il nostro territorio; per questo è necessario costituire un comitato unico di tutte le associazioni e di tutti gli enti locali per combattere le mire petrolifere e pesare nelle sedi opportune. Bisogna dunque organizzarsi e mobilitarsi immediatamente».
Luciano Monticelli ha espresso «la preoccupazione per il ritardo della firma di costituzione del parco marino Torre del Cerrano vedendo in ciò una situazione ambigua che potrebbe far comodo alle multinazionali; per questo è ora di passare dall’informazione ai fatti: bisogna andare nelle sedi opportune e cominciare a farci sentire in maniera incisiva».
31/10/2009 20.08
fonte: PrimaDaNoi
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