mercoledì 26 agosto 2009

Lettera al Presidente della Provincia di CHIETI Enrico Di Giuseppantonio

La seguente è la lettera inviata dalla professoressa Maria Rita D'Orsogna:

Gentile Dr. Di Giuseppantonio,

sono Maria Rita D'Orsogna, e le scrivo da Los Angeles, di nuovo in merito
alla questione petrolio.

Come forse lei sapra' la ditta Vega Oil ha deciso di trivellare le coste
antistanti Ortona, con una piattaforma a soli sette chilometri dalla
costa, in
acque profonde solo trenta metri e per circa cinque chilometri sotto la
crosta terrestre.

Tutto questo in una democrazia vera non succederebbe. Le ricordo che
lungo le
coste atlantiche e pacifiche degli USA non si mettono piu' piattaforme in
mare a
meno di ben 160 km dalla costa e questo dal 1969.

Cosa c'e' da fare nel concreto? C'e' tempo fino al 25 Settembre per
presentare
osservazioni al Ministero dell'Ambiente per contrastare questa nuova
proposta di
trivellare l'Abruzzo. Le associazioni di cittadini si stanno gia'
mettendo all'opera per farlo.

Nello specifico occorre che:

1) La provincia deve presentare delle proprie osservazioni contrarie al
progetto
della Vega Oil SpA. Le associazioni di cittadini si stanno gia' muovendo
in questo senso ma non possono essere lasciate, ancora una volta, sole.

Serve un segnale FORTE da parte delle isituzioni legate al nostro
territorio.

Quando un cittadino ha contattato i tecnici del ministero e ha chiesto
come mai rilasciassero sempre tutte le autorizzazioni, si e' sentito
rispondere
che NESSUNO ha mai presentato delle osservazioni contrarie entro i termini
previsti dalla legge (60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso sui giornali).

Se necessario, la provincia si faccia carico di pagare un consulente
ESPERTO ed INDIPENDENTE che la aiuti nella redazione delle osservazioni.

2) La provincia supporti attivamente il lavoro svolto dalle associazioni.
In particolare, occorre che la provincia sia COFIRMATARIA delle
osservazioni che i
cittadini stanno preparando. Bisogna far capire ai tecnici del ministero
che c'e' un fronte comune che unisce istituzioni e semplici cittadini nel
dire no al petrolio.
Le manderemo le nostre osservazioni appena saranno pronte.

3) La provincia puo' coinvolgere attivamente i comuni del suo territorio
chiedendo ai sindaci di aggiungere le singole amministrazioni cittadine
alla lista dei firmatari delle osservazioni al ministero.

Le ricordo che e' UN DOVERE proteggere ed informare i cittadini, anche
perche' lei ha promesso che si sarebbe
impegnato
concretamente a proteggere la costa teatina dagli attacchi del petrolio.

Bene: questo e' il momento di darsi da fare concretamente e di iniziare a
produrre dei documenti ufficiali con il marchio della provincia. Vacanze
o non vacanze i petrolieri si portano avanti con il proprio lavoro.

Da ultimo, le faccio notare come sia diverso l'atteggiamento delle
istituzioni
locali verso il problema del petrolio da nord a sud del nostro paese.

IN VENETO: Sono stata invitata ad un convegno a Venezia, a parlare del tema
petrolio. Ci saranno il presidente della regione Veneto, Galan, i tre
presidenti della provincia di Venezia, Padova e Rovigo e tutti i
sindaci del comprensorio,
compreso quello di Venezia.

IN LOMBARDIA: Sono stata a parlare ad una platea molto ampia e alla
presenza di vari sindaci ed amministratori locali nel mese di Giugno. I
Lombardi sono stati tutti uniti e compatti nel dire no, compresi i vari
ministri che vivono nella zona. Dopo solo un mese dalla mia visita,
l'attivismo dei lombardi
ha costretto la ditta proponitrice delle estrazioni petrolifere
a domandare il ritiro delle autorizzazioni.

In Abruzzo invece, salvo pochissime eccezioni, siamo governati da una
classe politica poco lungimirante e ferma agli anni del dopoguerra italiano,
al miraggio della ricchezza portata dal petrolio.

Grazie,

Maria Rita D'Orsogna

Nessun commento: