domenica 17 maggio 2009

L'ABRUZZO PROPIETÀ DI BERLUSCONI




Dal sito di Carlo Costantini riporto le sue dichiarazioni del 14 gennaio 2009, dove esprimeva le sue preoccupazioni confermate, purtroppo, dalla approvazione al senato del Decreto Legge 1195, in data 14 Maggio 2009, ora ci sarà un passaggio veloce alla Camera e poi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, poi per noi Abruzzesi inizierà il periodo più buio della nostra storia!

Riporto ciò che dichiarava Carlo Costantini (Italia dei Valori) il 14 gennaio 2009:

"Oggi chiederò al senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli di presentare alcuni emendamenti al disegno di legge 1441 ter, che è ora in esame del Senato, e il numero 1195. In particolare mi soffermerò su tre emendamenti, che racchiudono il senso delle preoccupazioni che sono emerse durante la campagna elettorale in Abruzzo.

Un primo emendamento si interesserà dell'articolo 16, del comma 19, nella parte in cui prevede che la valutazione di impatto ambientale, per il rilascio dell'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo, non sia più di competenza della Regione, ma diventi di competenza dell'ufficio territoriale minerario per gli idrocarburi e per la geotermia competente. Presenterò un emendamento per sostituire la competenza di questo ente nazionale la competenza della Regione Abruzzo. Credo che per interventi cosi impattanti sul territorio, di cui abbiamo parlato diffusamente in moltissime occasioni, le procedure di valutazione di impatto ambientale devono restare di competenza regionale.

Presenterò poi un secondo emendamento che interessa sempre il comma 19 dell'articolo 16, ed interessa in particolare il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terra ferma. Il procedimento per il rilascio di questo tipo di autorizzazione esclude completamente i comuni, il sistema delle autonomie locali. Nella parte conclusiva di questo comma è scritto infatti che il rilascio del permesso di ricerca è data comunicazione ai comuni interessati. In buona sostanza le amministrazioni comunali dovrebbero subire a loro insaputa l'evoluzione di tutto il procedimento amministrativo finalizzato al rilascio del permesso per ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi sulla terra ferma, e dovrebbero essere posti a conoscenza del rilascio del permesso solo a procedimento amministrativo ormai ultimato. Presenterò un emendamento per fare in modo che i comuni diventino protagonisti di questo procedimento amministrativo ed abbiano in pieno la possibilità di partecipare.

Un terzo emendamento che intendo presentare interessa il comma 20 dell'articolo 16, il quale prevede che queste norme più permissive, che attenuano il potere di contrasto del sistema delle autonomie locali e delle regioni, valgano anche per i procedimenti già in itinere, ossia per le domande già presentate. Credo che queste domande debbano essere disciplinate dalla precedente normativa. Diversamente, questa normativa potrebbe essere interpretata come una sorta di condono per procedimenti amministrativi avviati prima dell'entrata in vigore di questa legge che potrebbero non avere i presupposti e i requisiti necessari per andare avanti. Nessun condono, nessuna sanatoria, i procedimenti amministrativi avviati prima dell'entrata in vigore di questa legge devono continuare ad essere valutati dalla normativa previgente.

Cercherò di concentrare la mia attenzione su questi tre emendamenti, sapendo che in commissione al Senato difficilmente verranno approvati, se cosi dovesse accedere li ripresenteremo in Senato e alla Camera dei Deputati.
E' una battaglia fondamentale. Parliamo di attività di ricerca, di estrazione e di coltivazione di materiali che determinano un effetto impattante nel territorio. Se pensiamo alla vicenda di Contrada Feudo, e un po a tutte le attività che potrebbero interessare il nostro territorio, riusciamo immediatamente a comprendere quanto sarà forte l'impatto sul territorio grazie a questo tipo di iniziative. Il fatto che lo Stato voglia avocare a se la gestione delle procedure di valutazione di impatto ambientale, annullando il potere di interdizione delle amministrazioni che rappresentano i territori, prima tra tutte la Regione, è una circostanza che francamente mi preoccupa.

Avevo detto che avrei proseguito questa battaglia in difesa del territorio e dell'ambiente della regione Abruzzo. Insieme all'Italia dei Valori, e nello specifico insieme al senatore Alfonso Mascitelli, proseguiremo in questa direzione.
"

dal blog di Maria Rita D'Orsogna troverete spiegazioni più esaurienti e complete.

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