Questo BLOG nasce con l'intento di essere una bacheca delle informazioni aggiornate per quanto riguarda la petrolizazione della regione Abruzzo, nel tentativo di contrastare l'informazione che non c'è nei media tradizionali, con la speranza di contribuire a fermare questa corsa scellerata verso la distruzione della "Regione Verde d'Europa".
martedì 26 febbraio 2013
RAFFINERIA IN MARE!!!
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
SALVEMOS CANARIAS DEL CHAPAPOTE,300.000 TRABAJADORES EN PELIGRO. Por favor, estés dónde estés, no permitas esta tropelía de Repsol,300.000 puestos de trabajo en el sector turistico estan en peligro,apoya con tu firma: http://www.savecanarias.org
No al petrolio nelle isole Canarie / Salva le isole Canarie
Mr. Martin Schulz, president of the European Parliament Mr. José Manuel Durao Barroso, president of the European Commission Mr. Mariano Rajoy Brey, president of Spanish Government CC: Mr. Antonio Brufau, president of REPSOL CC.: Mr. Peter Terium, Chief Executive Officer of RWE Dea Energy CC.: Mr. Michael Chaney, WOODSIDE´s Chairman Gentili Signori,
sono venuto/a a conoscenza del fatto che il Governo spagnolo ha approvato, nel marzo 2012, l'inizio delle operazioni petrolifere nell'Oceano Atlantico, al largo delle isole Canarie. Mi risulta anche che la zona di perforazione sia localizzata a soli dieci chilometri dalle principali spiagge dell'isola di Fuerteventura, e a diciotto chilometri dall'isola di Lanzarote, entrambe dichiarate Riserva della Biosfera dalle Nazioni Unite.
Le isole Canarie costituiscono una delle destinazioni turistiche più importanti al mondo, e ricevono ogni anno oltre 12 milioni di visitatori che possono godere delle spiagge, della natura, del clima, dei paesaggi, nonché della cultura e dell'ospitalità locali. Ho saputo che le perforazioni potrebbero essere intraprese a oltre 5000 metri di profondità, sotto un fondale marino in acque ultraprofonde, a più di 1500 metri dalla superficie del mare. In particolare, in questo fondale si registra un'intensa attività sismica, incrementando il livello di rischio, in un luogo dove il 100% dell'acqua potabile si estrae dal mare. Una marea nera come quella verificatasi nel Golfo del Messico nel 2010 sarebbe dunque catastrofica per milioni di persone e per il futuro dell'Arcipelago. E nessuna delle otto isole Canarie sarebbe al sicuro qualora si produca un grande versamento nella zona.
Questo arcipelago di appena 7000 kmq ospita oltre 19000 speci di fauna e flora, delle quali 5000 sono uniche al mondo e vivono solo in queste isole; inoltre le Canarie vantano quattro parchi nazionali, e più del 47% del territorio è protetto da accordi specifici e dalla legislazione delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Spagna. Eppure le autorità spagnole non tengono in considerazione questo patrimonio e preferiscono difendere
2 commenti:
SALVEMOS CANARIAS DEL CHAPAPOTE,300.000 TRABAJADORES EN PELIGRO. Por favor, estés dónde estés, no permitas esta tropelía de Repsol,300.000 puestos de trabajo en el sector turistico estan en peligro,apoya con tu firma: http://www.savecanarias.org
No al petrolio nelle isole Canarie / Salva le isole Canarie
Mr. Martin Schulz, president of the European Parliament
Mr. José Manuel Durao Barroso, president of the European Commission
Mr. Mariano Rajoy Brey, president of Spanish Government
CC: Mr. Antonio Brufau, president of REPSOL
CC.: Mr. Peter Terium, Chief Executive Officer of RWE Dea Energy
CC.: Mr. Michael Chaney, WOODSIDE´s Chairman
Gentili Signori,
sono venuto/a a conoscenza del fatto che il Governo spagnolo ha approvato, nel marzo 2012, l'inizio delle operazioni petrolifere nell'Oceano Atlantico, al largo delle isole Canarie. Mi risulta anche che la zona di perforazione sia localizzata a soli dieci chilometri dalle principali spiagge dell'isola di Fuerteventura, e a diciotto chilometri dall'isola di Lanzarote, entrambe dichiarate Riserva della Biosfera dalle Nazioni Unite.
Le isole Canarie costituiscono una delle destinazioni turistiche più importanti al mondo, e ricevono ogni anno oltre 12 milioni di visitatori che possono godere delle spiagge, della natura, del clima, dei paesaggi, nonché della cultura e dell'ospitalità locali. Ho saputo che le perforazioni potrebbero essere intraprese a oltre 5000 metri di profondità, sotto un fondale marino in acque ultraprofonde, a più di 1500 metri dalla superficie del mare. In particolare, in questo fondale si registra un'intensa attività sismica, incrementando il livello di rischio, in un luogo dove il 100% dell'acqua potabile si estrae dal mare. Una marea nera come quella verificatasi nel Golfo del Messico nel 2010 sarebbe dunque catastrofica per milioni di persone e per il futuro dell'Arcipelago. E nessuna delle otto isole Canarie sarebbe al sicuro qualora si produca un grande versamento nella zona.
Questo arcipelago di appena 7000 kmq ospita oltre 19000 speci di fauna e flora, delle quali 5000 sono uniche al mondo e vivono solo in queste isole; inoltre le Canarie vantano quattro parchi nazionali, e più del 47% del territorio è protetto da accordi specifici e dalla legislazione delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Spagna. Eppure le autorità spagnole non tengono in considerazione questo patrimonio e preferiscono difendere
http://www.savecanarias.org/index.php?lang=it
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