venerdì 12 marzo 2010

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!

VOLANTINO
LOCANDINA

VIENI IN TRENO
DISTRIBUITE
INFORMATE
AFFIGGETE !!!





Affinché i cittadini diventino protagonisti delle scelte di sviluppo economico e sociale del loro territorio.


Per promuovere anche in Abruzzo politiche di sviluppo ecosostenibili basate sulla sostituzione delle attuali fonti di approvvigionamento energetico con fonti pulite e rinnovabili.

Per diffondere la consapevolezza che la corretta e responsabile gestione dell’energia è un compito primario delle istituzioni e dei singoli cittadini.
Per impostare nuove politiche energetiche che superino la visione centralizzata dell’energia

prodotta da grandi impianti che sfruttano petrolio, carbone o uranio e per la diffusione di piccoli impianti locali che utilizzino la potenza del sole, la forza del vento, il movimento dell'acqua, la disponibilità rinnovabile delle biomasse e la geotermia.

La rete di associazioni emergenzambienteabruzzo indice la

MANIFESTAZIONE


SI ALL’ABRUZZO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, NO AL PETROLIO

INVITO PER UNA POLITICA ENERGETICA E PER UNO SVILUPPO ECONOMICO ECOSOSTENIBILI

a San Vito Marina (CH)


il 18 Aprile 2010


presso l’ex Stazione Ferroviaria, ritrovo ore 15,00.

Le associazioni manifestano la loro assoluta opposizione alle numerose istanze di sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi (di importanza trascurabile per il fabbisogno energetico nazionale) che interessano sia la nostra terra che il nostro mare e reclamano uno sviluppo economico fondato su attività compatibili con l’ambien-te, sullo sviluppo del turismo su una pesca e su un’agricoltura sane e di qualità.

Come fondamentale momento di presa di coscienza della cittadinanza sulla preoccupante deriva petrolifera che investe la nostra regione: l’Abruzzo è interessato per circa il 50% da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi. Negli ultimi anni le domande per nuove concessioni sono aumentate esponenzialmente, soprattutto in mare. In questi giorni è in discussione l'installazione di due piattaforme petrolifere (Ombrina mare ed Elsa 2) con annesso "centro oli" galleggiante pochi km a largo della costa dei trabocchi, zona con grandissime potenzialità turistiche.
Lo sfruttamento del petrolio avrà inevitabili effetti sull'ambiente e sulla salute di tutti gli abruzzesi e li esporrà a rischi di incidenti potenzialmente catastrofici. Nessuna royalty potrà compensare i danni all'agricoltura, al turismo ed all’immagine dell’Abruzzo "Regione Verde d’Europa".
L’Abruzzo deve puntare decisamente su una politica energetica basata sull’efficienza e sull’impiego di fonti rinnovabili e le comunità locali rivestono un ruolo fondamentale pretendendo investimenti che mirino almeno al raggiungimento degli obbiettivi previsti dal Pacchetto Clima ed Energia 20-20-20 (20% di riduzione di CO2, 20% di aumento dell'efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili).

Per indicare con forza il futuro che vogliamo


PARTECIPATE TUTTI !!!

giovedì 4 marzo 2010

ci risiamo...

il risveglio dei dormienti...


Petrolio: arriva il no delle provincie costiere abruzzesi

I tre assessori all'ambiente delle province costiere abruzzesi (Pescara, Chieti e Teramo), hanno firmato un documento nel quale esprimono la massima contrarietà a qualsiasi tipo di sfruttamento petrolifero del sottosuolo terrestre e marino:

"Questa è una battaglia che ci vede molto uniti"

assessori

I tre assessori all'ambiente delle province costiere abruzzesi (Pescara, Chieti e Teramo) si oppongono fermamente allo sfruttamento petrolifero del sottosuolo abruzzese, sia marino che terrestre.

Questa mattina, infatti, nel corso di una conferenza stampa, i tre rappresentanti provinciali hanno sottoscritto un documento ufficiale con il quale “esprimono netta contrarietà ad ogni ipotesi di ulteriore attività estrattiva a terra e mare” sottolineando che “problematiche collegate a questa vicenda rappresentano una priorità assoluta”.
Le Province, quindi, si apprestano a sollecitare un incontro al governatore Gianni Chiodi al quale chiederanno: ”di concordare iniziative politiche, istituzionali ed eventualmente legali, da intraprendere insieme”.

Un capitale ambientale “troppo grande, siamo accomunati dal mare Adriatico e dalle sue risorse” ha sottolineato Mario Lattanzio, della Provincia di Pescara: “Questa è una battaglia che ci vede molto uniti”. Tutti gli assessori, infatti, hanno ricordato come l'Abruzzo sia legato profondamente al turismo balneare, alla produzione di olio, vino e prodotti agricoli di eccellenza, all'attività ittica. Risorse che verrebbero inevitabilmente danneggiate da un eventuale sfruttamento petrolifero del sottosuolo.

02 marzo 2010

fonte: ilPescara